Buran, "l'Uccello di Fuoco" dell'Unione Sovietica

Buran launchpad da Energia Buran

Alberto Negri 2022 di Alberto Negri

L'immagine di copertina in bianco e nero del Buran-Energia (da Twitter #Energia-Buran) al quale darò in questo articolo il soprannome di "Uccello di Fuoco" di Stravinskyana memoria (n.d.a.), sembra voler mostrare un bel modellino incastonato in un plastico da appassionati di modellismo, la foto storica ritrae lo "shuttle" CCCP nel cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan e se lo si osserva bene, le sue dimensioni più modeste gli davano un tocco più gentilizio rispetto al "collega-concorrente" Usa Shuttle

Premetto, non mi addetrerò nelle descrizioni tecniche dei due Spazioplani, Wikipedia ed altri siti web sono ricchi di informazioni dettagliate, più che altro desidero trasferire le mie sensazioni a tratti un po' "melanconiche" legate alla debacle di uno dei più mastodontici e costosi progetti industriali dell'Unione Sovietica, coinvolta nella corsa Aerospaziale assieme all'America in quella gara pacifica inserita nel disegno della Guerra Fredda, una competizione "senza esclusione di colpi" (per fortuna non sparati) che indirizzava l'interesse dell'opinione pubblica incentrata sulla corsa spaziale, mantenendola lontana da riflettori per lo più spenti o oscurati sulle vicende di intelligence che in quegli anni sfiorarono e scongiurarono conflitti bellici tra le due super potenze...i "ricordi" Cubani per fortuna erano alle spalle ma poteva bastare solo una scintilla per riaccendere l'Alert bellico

 

Rimantas StankeviciuIn questo VIDEO tratto dal canale КОСМОНАВТИКА si vede il BTS-002 impegnato durante i test atmosferici, un contributo multimediale dedicato al pilota militare Rimantas Stankevicius (a dx) deceduto eroicamente rifiutando di lanciarsi dal suo Sukhoi Su-27  in avaria per evitare che il velivolo finisse tra il pubblico causando una strage. Stankevicius pilotò il suo jet fino allo schianto portandolo in un luogo sicuro per gli spettatori.

 

Buran (in russo: Буран, "tormenta") non vola più dal 1992 forse è più corretto dire che il programma Buran fu cancellato nel 1992, perchè di voli "l'Uccello di fuoco" Russo ne fece pochi e l'unico viaggio suborbitale del 1984 l'Orbiter 1K1 fu effettuato senza equipaggio a bordo. Il programma spaziale fu il più costoso e ambizioso nella storia dell'Unione Sovietica, carico di contrapposizioni più ideologiche che tecniche, dove lo strapotere militare ebbe la meglio sugli aspetti tecnici dei progettistti, inclini ad uno spazioplano più piccolo e maneggevole rispetto al "collega" americano. Nel progetto furono impiegate risorse umane incredibili sia in modo diretto che attraverso terzisti esterni all'industria bellica, si stimano più di 1 milione di persone in 1286 enti e aziende private con un costo totale del progetto stimato in circa 16,4 miliardi di rubli di allora oggi sarebbero circa 215.000.000 di €

Buran in costruzione

(sopra il cantiere nel cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan durante le fasi di montaggio del Buran)

Valentina Tereshkova e ArmstrongCrolla l'Unione Sovietica gli ideali "imperiali" della conquista spaziale si dissolvono e trascinano con se il Buran, l'ambizioso sogno finisce in miseria...quell'Unione Sovietica che aveva onorato Neil Armstrong il 24 maggio 1970 al Centro di addestramento cosmonauti "Jurij Gagarin" vicino a Mosca dove conobbe Valentina Tereshkova (insieme a sx) la prima donna ad aver volato nello spazio, uno tra i momenti più emozionanti del viaggio di Armstrong in URSS durante il quale conobbe le vedove dei defunti cosmonauti, Valentina Gagarina e Valentina Komarova moglie di Vladimir Komarov primo cosmonauta ad aver perso la vita durante una missione spaziale - l'Unione Sovietica pagò un tributo altissimo in perdita di vite umane (come anche gli USA), le notizie ufficiali parlano di 18 persone - 14 Astronauti 4 Cosmonauti deceduti, ma cercando bene tra le notizie, i numeri aumentano tragicamente... tra voli suborbitali, orbitali e di addestramento la Russia perse 12 Cosmonauti, sempre che le fonti uffiali sovietiche abbiano detto la verità.

Dalle ambizioni stellari all'oblio

Buran e Antonov di Igor KostinBuran-Energia ha conosciuto in un lasso di tempo breve questi due aspetti e non sappiamo come portebbero essere stati gli scenari espansivi delle due nazioni, quale traffico orbitale avremmo visto e quali prospettive di apportunità industriali e commerciali si sarebbero sviluppate lasciando lontani (mio pensiero positivo) gli obiettivi militari - mi piace pensare che forse avremmo potuto anche fare "incontri ravvicinati" con altre entità... chissà (a dx il Buran issato sull'Antonov An-225 in volo da Baikonur all'air show di Parigi nel 1989)

Provate a pensare (almeno al sottoscritto capita così), che emozioni si provano transitando davati ad un complesso industriale abbandonato, sembra di udire ancora il rumore dei macchinari, le voci degli occupanti il sito produttivo, talvolta anche gli odori che caratterizzavano il luogo fermo e surrealisticamente silenzioso nel suo animo anche se intorno ad esso c'è traffico e rumore

Buran Hangar 1Nel 2018 il fotografo Ralph Mirebs, è entrato nell'hangar di Baikonur dove venivano assemblati i Buran immortralandone due esemplari quasi utlimati (in rete si trovano ampi servizi, bellisime foto e qualche video), ma il destino di "tombamento" di Buran-Energia verrà segnato definitivamente di lì a poco con il crollo dell'hangar - una sorta di "sigillo" a protezione dello Spazioplano Sovietico

Mi rendo conto di aver dato vita ad una Gestalt... il mio pensiero, figlio delle parole che ho scritto, esprime un rammarico alla realizzazione di un progetto che avrebbe potuto consolidare e potenziare una collaborazione tra ex URSS e USA per un obiettivo di pace universale, lasciando alle spalle le trame oscure di episodi di spionaggio e contro spionaggio e spy story dei progetti Buran Vs Shuttle degli anni '50

Un doveroso GRAZIE a mia moglie Laura ed all'Ing. Franco Rossi per i preziosi spunti